domenica 15 luglio 2012

La bolla dei tulipani



Dal libro di Andrea Baranes "Finanza per indignati", che ci sarà presentato dall'autore stesso sabato 21 luglio prossimo a Pontremoli (ore 16.30 Bed and Breakfast Ai Chiosi, via dei Chiosi), riporto un brano che mi pare storicamente suggestivo ed eloquente.
"Per capire meglio come operano nel concreto i meccanismi descritti, riportiamo un caso che ha fatto scuola. All'inizio del XVII secolo nelle corti dei nobili europei divennero di moda i tulipani. La domanda di bulbi cresceva continuamente. Alcuni mercanti iniziarono a comprare bulbi non per coltivare tulipani, ma sperando che il prezzo continuasse a salire per poi rivendere il bulbo stesso, ovvero per speculare. Questo significa in pratica una domanda aggiuntiva che falsa il mercato. Non è più la legge della domanda e dell'offerta a determinare il prezzo ottimale, ma in qualche modo si può parlare di una domanda di tulipani, più un'ulteriore domanda di carattere speculativo, e di offerta. Questa domanda «sintetica» spinge in alto i prezzi. Più i prezzi salgono, più il fenomeno si auto amplifica e sempre più persone sono attratte da un investimento in bulbi di tulipano. Nel 1635 un singolo bulbo poteva essere venduto a 5000 fiorini, mentre un maiale ne costava 30 e una tonnellata di burro 10. 
Nel 1637 i prezzi divennero insostenibili e alcune persone smisero di acquistare tulipani. La domanda scese, si diffuse il panico e scoppiò una bolla che portò a una crisi prima finanziaria, poi economica e sociale. Negli anni successivi i giudici incaricati di valutare la legittimità dei debiti accumulati si rifiutarono di riconoscerli, equiparandoli a quelli contratti nel gioco d'azzardo.
La «bolla dei tulipani» è considerata la prima grande crisi finanziaria moderna, Nulla è cambiato nei quasi quattrocento anni successivi, fino alla bolla della new economy del 2001 e a quella del settore immobiliare del 2007. Per chi è in grado di speculare, questa modalità di funzionamento non costituisce un problema, ma un'opportunità. Il segreto della finanza è semplice. Compra a poco, vendi a tanto, sperando in una bolla o ancora meglio contribuendo tu stesso a creare la bolla con i tuoi acquisti.
L'unica differenza rispetto al passato è che le bolle e le relative crisi sono sempre più ravvicinate nel tempo e sempre più ampie in dimensione. Una situazione dovuta in massima parte al peso e alla posizione centrale e dominante assunti dalla finanza rispetto all'economia reale."

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