giovedì 7 marzo 2013

Storie di rifugiati, racconti di uomini





E’ un video presentato su YouTube da Fosphoro e Associazione "Teriya" di Aulla.
"I libici" (del Mali) - Aulla, Lunigiana - luglio 2011 - febbraio 2013,  di Vincenzo Cammarata e Melania Sebastiani, con la collaborazione di Cecilia Malatesta

Teriya racconta: 
“Nel Luglio 2011 alcuni di noi, accompagnati da una volontaria ARCI, si sono recati presso la RSA in cui erano alloggiati e dà lì è iniziata una continua e costante collaborazione per fornire loro ciò che gli serviva per diventare autonomi e per poter vivere in maniera civile nel nostro Paese:
- lezioni di lingua italiana tenute da insegnanti volontarie individuate sul territorio;
- lezioni multimediali di lingua italiana iscrivendosi alla piattaforma del progetto "TRIO" della Regione Toscana c/o il centro per l'impiego,
- saltuari incontri con un mediatore culturale;
- attività sportive e ricreative;
- incontri con cittadini locali in occasione di eventi creati appositamente per dar loro la possibilità di conoscere la realtà socio-culturale del nostro territorio.

L'associazione senza scopo di lucro "Teriya" (Via Nazionale n° 171 Aulla MS) nasce nella primavera 2012 ad un anno di distanza dall'arrivo, sul territorio aullese, di 20 profughi provenienti dalla Libia ed appartenenti a diversi Paesi dell'Africa fra cui Mali, Costa d'Avorio, Gambia.
L'arrivo di tali profughi in Italia si è trasformato nell' Emergenza Nord-Africa monitorata dai vari comuni ospitanti ed aderenti al progetto d'accoglienza proposto dalla Regione Toscana.
I volontari, con la collaborazione di altre associazioni, quali ARCI Massa Carrara e CARITAS, hanno seguito per mesi la situazione dei 20 ragazzi promuovendo attività di scolarizzazione, orientamento ed integrazione dando inoltre un grande supporto per l'espletamento delle pratiche legali mantenendo diretti rapporti con assistenti legali e uffici di competenza. Purtroppo gli enti locali, reali coordinatori del progetto di accoglienza, non sempre sono stati in grado di fornire gli adeguati servizi a tali soggetti, anche a causa di imminenti necessità del territorio. A seguito di ciò l'associazione si prefigge fin dall'inizio di creare attività volte a supportare i soggetti nella ricerca effettiva dell'indipendenza ed integrazione nel contesto socio-culturale, nonché nella ricerca di un impiego ma soprattutto cercando di volgere le risorse economiche messe a disposizione dallo Stato italiano, a favore di tali migranti dando loro la possibilità di un futuro da liberi cittadini nel nostro Paese.

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