Ecco la panchina d’autore adottata dalla Bottega Arcobaleno. Bellissima, frutto del creativo lavoro dei ragazzi di una scuola cittadina. Vorremmo fosse luogo solidale, di sosta e rifugio per tutti: per chi ha “un culo, un cuore, una gola” che chiedono spazio, per i pensionati stanchi, le facinorose vecchiette, i giovinastri perditempo,gli invalidi, gli intolleranti, i barboni, i migranti, i turisti, i semplici pensatori, i difensori del decoro urbano e dell’ordine pubblico, per quello che “intorno al suo” non vuole niente, quello che “sono cose da circo”, quello che “ il fumo dei debosciati seduti sulla panchina qui sotto mi entra dalla finestra”, quello che “a meno di un metro non la voglio”. Proprio per tutti, nessuno escluso.
“Datemi una panchina su cui poggiare il culo e potrò spiegarmi che cos'è l'immortalità”, dice Frank. Ecco la panchina, sediamoci qui e spieghiamoci cos’è questa città.
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