lunedì 11 giugno 2012

La scuola deve essere difesa



Bocciati due bimbi italiani (tra cui un disabile) e tre stranieri. All’Istituto comprensivo «Giulio Tifoni» di Pontremoli questo è il risultato degli scrutini della prima elementare. E questa è una lettera – più di un legittimo sfogo - che una mamma ci ha inviato oggi. La pubblichiamo integralmente, sperando che la mobilitazione che si va diffondendo contro il sovraffollamento delle classi (le “classi-pollaio” di trenta alunni) serva a far riflettere ed a correggere le decisioni prima della prossima ripresa autunnale, quando sono previste altre, ancor più affollate, classi pollaio. Perché “la scuola deve essere difesa”.

E' giunto tempo d'estate, la fine della scuola e di questo passo scriveremo tutti SQUOLA.
La mia bambina mi chiede "sono stata promossa?" Sì tesoro, ma qualche tuo amico no.
Reazione normale "perché mamma i miei amici sono stati bocciati?"
Ti devo dire la verità Melissa? E tu mi guardi con quegli occhi che mi ricordano il gatto con gli stivali nel tuo cartone animato preferito...Mi dici"ma mamma, perché li hanno bocciati, avete fatto tante riunioni?!".
Hai ragione tesoro. Abbiamo fatto tante riunioni, abbiamo lottato insieme, un bel gruppo di persone che ha ottenuto una vittoria, abbiamo vinto un ricorso al Tar.
Sei stata fiera anche tu, l'altra sera abbiamo fatto una bella festa con tanti genitori e bambini. 
Ma la nostra corsa l'abbiamo traguardata troppo tardi.
Scusateci piccoli, questa società è profondamente malata e ha perso i valori che mettevano la scuola al centro di tutto. La scuola come futuro, voi alunni come frutto da coltivare più prezioso di ogni altra cosa. 
Quei cinque bambini respinti in prima sono uno schiaffo in pieno viso ad un'intera società. Ma è facile, sciocca e orribile l'analisi che qualcuno è pronto a vomitarci addosso: si tratta per lo più di bambini di nazionalità non italiana, senza dimenticare un alunno diversamente abile. VERGOGNATEVI!!!!!
Abbiamo dovuto ricorrere ai tribunali per difendere un diritto che apparteneva a tutti i nostri bambini, non volevamo vedere quelle classi di 30 bambini!
E vergogna a chi ha preferito girarsi dall'altra parte per evitare di avere sotto i propri occhi una situazione aberrante.
Sono incazzata per tutto questo! 
E' un trauma respingere bambini,come possiamo far capire loro che questa non è una loro colpa..
Non sono insegante ma sono madre e persona con un cuore e un cervello per dire che un bambino soffre per un simile accaduto. E quando si sono alzate le barricate contro la riforma Gelmini mi dico che un popolo intero doveva insorgere con una forza e una lotta di ben altre dimensioni!
Ma non bastava la Gelmini, qui a Pontremoli abbiamo avuto ben altro!
Potete dormire sonni tranquilli dopo aver letto queste parole?
IO NO.
Hélène Delpippo
ps:
Piccola riflessione per capire come è terminato il nostro lungo e faticoso anno scolastico. Abbiamo ottenuto articoli su Repubblica e Corriere della Sera di oggi e non per meriti di questa cittadina.
LA SCUOLA DEVE ESSERE DIFESA.

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