lunedì 13 febbraio 2012

Metti un sabato con Banca Etica

Questa lettera di Ugo Biggeri ai soci di Banca Etica la proponiamo come propedeutica all'incontro di sabato 18 a Il Pungiglione, a Boceda di Mulazzo. Una buona lettura.

Siamo fortunati, abbiamo tutti dei sogni, e tra questi abbiamo anche un sogno che ha mostrato di poter esser realtà: una banca diversa per “costituzione”, unica in Italia a pubblicare i propri impieghi sul web, a sperimentare meccanismi partecipativi forti, a essere orgogliosa di tutto ciò che finanzia. Una banca che pare fatta ad hoc per dare anche una risposta concreta alla crisi del sistema economico-finanziario. La crisi infatti è anche un’opportunità per cambiare, per far riflettere sulla finanza etica, far passare nuove idee di regolamentazione dei mercati, trasparenza, eliminazione di opacità dei meccanismi finanziari e speculativi, favorire un riequilibrio del prelievo fiscale a favore dell’economia reale (ad esempio con la tassa 0,05 sulle transazioni finanziarie). Ma la crisi è anche l’opportunità di far crescere l’economia di senso e relazione che già promuove Banca Etica affiancando tante belle realtà di impegno civile. La Campagna “Non con i miei soldi”, da poco lanciata, vuole aiutare a far riflettere i risparmiatori sull’uso degli strumenti finanziari e sulle loro conseguenze. Una riflessione che implica cambiamenti economico culturali, alfabetizzazione finanziaria, finanza etica. Vogliamo tutti che Banca Etica sia in grado di dare le risposte che tutti ci aspettiamo moltiplicando ciò che già sta facendo. Per farlo deve diventare più forte restando indipendente. Per normative e per logica Banca Etica sarà più forte se la sua patrimonializzazione crescerà un po’ più velocemente della sua capacità di impegnarsi. È un fattore cruciale per Banca Etica che la crisi sta rendendo più critico con i nuovi criteri di “assorbimento patrimoniale”. Cosa significa? Significa che o iniziamo a dire tanti no (alle idee che abbiamo, alle richieste di finanziamento e operatività), oppure dobbiamo capire che il nostro sogno oggi può essere il sogno di molti e quindi crederci e impegnarci per riuscire a fare di più. Come poter fare di più? Ci sono due strade principali che stiamo perseguendo. La prima è di essere capaci di crearci da soli le riserve che rafforzino il patrimonio. Significa fare utili, ossia essere più efficienti e riuscire a valorizzare ancora meglio i premi etici che clienti, soci e dipendenti riconoscono a Banca Etica. La seconda strada è quella di far crescere il capitale sociale grazie a ulteriori sottoscrizioni e nuovi soci che condividano il sogno. Si scrive “utile” o “capitale sociale”, ma, per la mission di Banca Etica, si legge welfare, economia civile, cooperazione, posti di lavoro, energie rinnovabili, legalità, biologico, impegno culturale, innovazione, ambiente, microcredito... Lo slogan l’interesse più alto è quello di tutti è nel nostro modo di essere banca. Interessiamoci di farlo crescere, Banca Etica ha bisogno dei suoi soci e della loro voglia di rispondere alla crisi con dei: sì! Si può fare. Abbiamo bisogno di capitali semplicemente perché “il capitale di Banca Etica è veramente capitale sociale”. Diamoci da fare! Ugo Biggeri Presidente di Banca Etica


http://www.zoes.it/ugo-biggeri
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http://www.bancaetica.com
 Non con i miei soldi, Intervista a Ugo Biggeri

2 commenti:

  1. bella questa iniziativa dell'Associazione Mondo Solidale di Massa in collaborazione con il GIT di banca etica e con "Il Pungiglione".

    secondo me è da ricordare però anche l'incontro di stasera alle 21 che, sempre organizzato da GIT di banca etica e dall'Associazione Mondo Solidale di Massa, si svolgerà presso l'auditorium della scuola Don Milani di Marina di Massa. Anche in questo appuntamento sarà presente il Presidente di Banca Etica, Dott. Ugo Biggeri.
    Simone

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  2. Grazie Simone per la segnalazione e grazie al Git Banca Etica e alla sorella bottega di Massa per le iniziative. A domani
    Severino

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