domenica 5 settembre 2010

Aspettando "Il Sangue Verde"


VIVO IN UN TEMPO


Vivo in un tempo che separa gli orizzonti,
che insegna al destino il privilegio della posizione
su questa terra, in questo tempo,
esiste una minoranza che ha diritto di viaggiare
e una maggioranza a cui è ampiamente negato.
Di questa maggioranza alcuni,
molto pochi a dire il vero,
decidono di non rispettare le regole
e di mettersi in viaggio lo stesso.
verso le terre della minoranza
per accedere alle sue vanitose ma protette ricchezze.
Per osmosi. Per bisogno.
Per reazione alla storia.
Contro di loro la minoranza della terra
urla, arresta, respinge.
Finanzia confini, campi, dittature.
Diffonde paure e raccoglie consensi.
Protegge con forza la propria posizione,
traccia con il potere il proprio orizzonte.
Non per espellere ma per sfruttare.
Ignari i viaggiatori non autorizzati,
quelli che di loro sopravvivono al viaggio,
approdano in una delle terre della minoranza.
Lì non li aspetta nessuna gentile accoglienza.
Inizia invece il tempo della paura, della reclusione e dell'abbandono.
E' il tempo della colpa.
Il tempo perchè l'errore diventi inferno e l'inferno diventi esempio.
di Andrea Segre
Il Sangue Verde racconta un pezzo di questo inferno, in questo tempo. Lasciando ai viaggiatori non autorizzati il potere della parola e della memoria. Nella convinzione che nel loro coraggio e nelle loro mani risieda la speranza di riscatto delle terre da cui sono partiti ed in fondo anche di quelle in cui sono arrivati.

Il nuovo film-documentario di Andrea Segre "Il sangue verde" (57' produzione ZaLab 2010 come "Magari le cose cambiano" e "Come un uomo sulla terra", che abbiamo visto al Manzoni di Pontremoli quest'inverno), dà voce ai braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno contro lo sfruttamento e la discriminazione. 7 volti, 7 storie e un'unica dignità. E' stato presentato ieri alle “Giornate degli Autori” della 67 Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Speriamo di poter presto vedere a Pontremoli anche questa nuova opera di Andrea Segre.
http://ilsangueverde.blogspot.com/

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