Che non sarebbe stato un giorno come tutti gli altri a Pontremoli, lo si è intuito sin dall'ora di pranzo. Al termine della consueta mattinata di mercato di sabato 13, nella piazza del Duomo, un gruppo di ragazzi si è attivato per allestire la prima Festa Multietnica della città di Pontremoli, a conclusione di un progetto realizzato dall'associazione Farfalle in Cammino, in collaborazione con Agenda 2002 L'Altro mercato, la Ven. Misericordia di Pontremoli, il Centro Giovanile, la Società della Salute della Lunigiana, l'Associazione San Pietro, il Comune di Pontremoli e con il sostegno della Provincia di Massa Carrara, e finalizzato a promuovere occasioni di incontro, confronto e scambio interculturale fra le diverse comunità presenti sul territorio pontremolese e la popolazione locale. Nel corso dell'inverno sono stati realizzati laboratori di cucina che hanno visto il coinvolgimento di donne italiane e straniere: una piacevole occasione per imparare a cucinare nuovi piatti, ma soprattutto per conoscere nuove persone e nuove tradizioni. Con l’inizio della primavera, hanno poi preso il via i laboratori di fotografia, a cui hanno partecipato ragazze e ragazzi italiani e stranieri. Guidati dal fotografo professionista Walter Massari, gli incontri sono stati finalizzati soprattutto a stimolare la creatività, a favorire il confronto e a sviluppare un nuovo modo di guardare il territorio e le persone. In occasione della Festa multietnica sono state offerte le specialità gastronomiche preparate dalle donne che hanno preso parte ai laboratori di cucina ed è stata allestita una mostra (che verrà riproposta in occasione della prossima festa rionale dì San Pietro) con i migliori scatti di tutti i partecipanti al laboratorio di fotografia. Positiva si è rivelata anche la concomitanza della Festa del bambino organizzata dalla ProLoco di Pontremoli. Nel primo pomeriggio, si è dato modo ai bimbi presenti di costruire un caleidoscopio “per vedere il mondo in mille colori”, di farsi truccare e di partecipare ad un laboratorio di percussioni, grazie all’aiuto di educatori ed insegnanti italiani e stranieri . Dalle 18 in poi gran finale con il trionfo dei profumi di cibi rappresentanti di mondi lontani e vicini che hanno richiamato intorno ai banchetti tantissime persone curiose di provare, di sperimentare e di gustare. Cous cous, arfisa e tajin marocchini, borek e baklavà albanesi, le nostre torte d'erbi e la bomba di riso, le lasagne e il castagnaccio, gli "amor" e le patate dolci americane. Al ritmo scandito dai suonatori di djembe, sotto il Campanone si potevano vedere donne pontremolesi braccio a braccio con donne velate, scambiarsi appunti e ricette e giovani ragazzi di Pontremoli giocare e ridere con giovani amici del Marocco e del Kosovo. Tutti uniti da un’unica necessità: lo scambio, di fondamentale importanza in una società che sempre più sta diventando multietnica e multirazziale, anche a Pontremoli. Lo scambio ci aìuta a capire, a condividere e, se necessario, a cambiare la nostra paura del diverso in arricchimento personale. Unica nota stonata. Il progetto quest'anno rischia di non essere riproposto, a causa del venir meno del finanziamento della Provincia di Massa Carrara. Si spera che un'iniziativa così ben riuscita possa trovare altre modalità di sostegno. Sarebbe un peccato non coltivare il seme gettato.
(da: Il Corriere Apuano, 20 giugno 2009)
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